Ritorno al Telecomando: Nuove Linee Guida AGCOM Rivoluzionano i Canali DTT sulle Smart TV

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Introduzione: La Difficile Convivenza tra Streaming e TV Tradizionale

Nell’era dello streaming e delle piattaforme on-demand, l’interfaccia delle Smart TV è diventata un campo di battaglia. I produttori tendono a dare priorità alle app e ai servizi a pagamento, relegando spesso l’accesso ai canali tradizionali del Digitale Terrestre (DTT) in angoli remoti del menu.

Per tutelare il pluralismo informativo e garantire la massima accessibilità ai servizi di interesse generale (i canali free nazionali e locali), l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha emanato delle nuove linee guida, contenute nella Delibera n. 390/24/CONS, che impongono un cambio radicale all’interfaccia utente dei televisori smart venduti in Italia.


 

🇮🇹 L’Obiettivo: Prominenza e Accessibilità per Tutti

 

Il concetto chiave della normativa è la “prominence”: la garanzia che i servizi audiovisivi e radiofonici di interesse generale siano facilmente rintracciabili e non penalizzati dalle logiche di mercato dei produttori di TV.

L’AGCOM agisce su due fronti principali per riportare il DTT al centro dell’esperienza utente.

 

1. Ridisegno dell’Interfaccia Home (Le Icone Obbligatorie)

 

Il cuore delle nuove disposizioni riguarda la schermata Home delle Smart TV connesse a Internet. Questa non sarà più un regno esclusivo delle app di streaming a pagamento.

Sulla prima striscia o carosello visibile all’accensione del dispositivo (o comunque nella schermata principale), dovranno comparire nove icone fisse e non rimovibili che fungeranno da link diretto ai principali network e ai contenuti tradizionali.

Icona Descrizione e Funzione
📺 Icona Canali TV Accesso immediato alla numerazione completa del Digitale Terrestre (LCN).
I Icone dei 5 Grandi Network Le app o i link diretti ai servizi online dei cinque fornitori nazionali principali (RAI, RTI, La7, Sky Italia, Warner Bros. Discovery Italia).
🏘️ Icona TV Locali Un hub dedicato per accedere a tutti i servizi audiovisivi di interesse generale distribuiti a livello locale.
🇮🇹 Icona Nazionali Un hub per accedere agli altri servizi audiovisivi nazionali che non rientrano nei cinque big.
📻 Icona Radio Accesso ai servizi radiofonici di interesse generale distribuiti online e fruibili tramite lo schermo TV.

Questa disposizione mira a garantire che l’utente non debba navigare attraverso sottomenu complessi per tornare a guardare il telegiornale sul Canale 5 o il programma regionale della Rai.

 

2. Obblighi sul Telecomando (La Direttiva Tasti)

 

Un altro punto cruciale è l’obbligo di inserire nel telecomando alcuni tasti dedicati e standardizzati per la funzione “TV Digitale Terrestre”. Anche se non è una novità assoluta, la normativa rafforza l’obbligo di uniformità, che in futuro potrebbe portare a vedere:

  • Un tasto ben identificabile per l’accesso diretto alla piattaforma televisiva tradizionale.
  • Una disposizione del tastierino numerico che segue standard ergonomici e di facile utilizzo.

 

📅 Tempistiche e Implicazioni per i Consumatori

 

Le nuove linee guida AGCOM stabiliscono che gli obblighi devono essere applicati ai nuovi modelli di Smart TV che vengono immessi sul mercato italiano dopo l’entrata in vigore del provvedimento.

Attenzione: Le TV smart già vendute e installate presso le abitazioni degli italiani non saranno soggette a un upgrade forzato dell’interfaccia per rispettare le nuove policy. Gli obblighi ricadono sui produttori e sui venditori per i modelli futuri.

Questo significa che, se si è in procinto di acquistare un nuovo apparecchio, è fondamentale verificare che esso sia conforme agli standard non solo del DVB-T2 HEVC Main 10 (il nuovo standard di trasmissione), ma anche a queste recenti direttive AGCOM sull’interfaccia, per garantire un’esperienza d’uso che non sacrifichi la TV tradizionale sull’altare dello streaming.

Il Futuro è Ibrido, Ma i Canali Base Contano

In definitiva, l’intervento dell’AGCOM non è un passo indietro, ma un tentativo di governare l’innovazione tecnologica in modo che non si traduca in un danno per l’interesse pubblico e il diritto di accesso universale all’informazione. La televisione non è solo Netflix o Prime Video; la sua fruibilità immediata, soprattutto in momenti di emergenza o per l’informazione locale, deve restare una priorità.

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