đž Vakhim (2024) â Il bambino, il fiume, la memoria: un canto dâinfanzia che attraversa i confini
Dalla selezione ufficiale del Locarno Film Festival arriva nei cinema italiani Vakhim, il toccante esordio alla regia di Luca Ciriello, ambientato nel cuore del sud-est asiatico. Un film poetico, profondamente umano, che attraverso lo sguardo di un bambino costruisce un ponte tra il quotidiano e il sacro, tra la realtĂ e la memoria collettiva.
Girato tra i villaggi del Laos e le rive del Mekong, Vakhim è unâopera lieve ma intensa, capace di raccontare lâinfanzia non come nostalgia, ma come resistenza silenziosa alla perdita e allo sradicamento.
đ Trama
Vakhim è un bambino laotiano che vive in un piccolo villaggio sulle sponde del grande fiume. Ogni giorno, tra giochi sullâacqua, racconti orali tramandati dagli anziani e piccole esplorazioni nella giungla, il piccolo costruisce il proprio mondo, sospeso tra magia e concretezza.
Quando un progetto di modernizzazione minaccia di spostare la sua comunità , Vakhim si ritrova a vivere per la prima volta un conflitto tra ciò che è e ciò che potrebbe scomparire. Il suo sguardo puro, curioso e resistente diventa il filo narrativo di un film che parla di cambiamento, di identità e di legame con la terra.
đĽ Cast e protagonisti
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Il giovanissimo Vakhim Boun, non professionista, regala unâinterpretazione straordinaria, naturale e magnetica.
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Accanto a lui, abitanti del villaggio interpretano sĂŠ stessi, dando al film unâautenticitĂ rara.
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Lâunico attore europeo è Michele Turco, antropologo in visita, che incarna lo sguardo esterno e a volte ingenuo dellâOccidente.
đŹ Regia e stile
Luca Ciriello adotta uno stile contemplativo, con influenze che ricordano il cinema di Apichatpong Weerasethakul, ma con una voce personale. Lunghi piani sequenza, silenzi densi, paesaggi che sembrano respirare con i personaggi: il film si muove al ritmo del fiume, lento, imprevedibile, profondo.
La fotografia di Tony Calvano è una carezza visiva: ogni inquadratura è costruita con delicatezza, restituendo la bellezza semplice e potente della vita nei villaggi.
đź Musica e suono
La colonna sonora è composta da suoni naturali, canti tradizionali e inserti musicali minimi. Il silenzio ha un ruolo centrale: spesso è il rumore dellâacqua, del vento tra le foglie o delle voci lontane a guidare lâemozione.
đą Temi centrali
Vakhim affronta con delicatezza temi universali:
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Infanzia e identitĂ culturale
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Colonialismo invisibile e resistenza
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Relazione con la natura e spiritualitĂ
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Tradizione orale e memoria comunitaria
Ă un film politico, ma mai ideologico. Unâopera spirituale, ma mai mistica. Racconta un mondo che resiste con la semplicitĂ della vita quotidiana.
đ Uscita e distribuzione
đ In anteprima al Locarno Film Festival 2024
đ In uscita nei cinema italiani dâessai a partire da giugno 2025
đş In arrivo su CG Entertainment e festival internazionali
đŻ PerchĂŠ vederlo
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Unâesplorazione poetica dellâinfanzia e della memoria
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Un film visivamente straordinario e profondamente autentico
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Un racconto che tocca il cuore senza sentimentalismi
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Unâopera che dĂ voce a chi non ce lâha
â Voto finale
9/10 â Vakhim è un piccolo film, ma con una voce potente. Unâopera che scorre lenta e lucida come il fiume che racconta. Da vedere con il cuore aperto e il tempo giusto.