Password 2025: “123456” Ancora al Primo Posto, Il Mondo Sceglie la Comodità a Rischio

📢 Il Dramma di “admin”: La presenza costante di password default come admin in questa classifica è particolarmente grave. Spesso è utilizzata in ambito aziendale o per l’accesso a router e server, rendendo le reti intere vulnerabili a hacker alle prime armi.

🇮🇹 Il Caso Italia: Passioni e Nomi di Persona

Anche a livello nazionale, la situazione non è rosea. Gli utenti italiani mostrano una tendenza a combinare la pigrizia globale con elementi locali facilmente indovinabili.

• Top Tre Identica: Le prime tre posizioni (123456, 123456789, password) sono identiche alla classifica mondiale.
• Le Password “Calcistiche”: Come in passato, l’Italia si distingue per l’uso di nomi di squadre di calcio o giocatori famosi. juventus appare regolarmente nelle classifiche delle più violate, dimostrando che le passioni personali sono una pessima base per la sicurezza digitale.
• Nomi Propri Semplici: Nomi comuni come andrea, francesco e antonio continuano a essere scelte popolari, vulnerabili agli attacchi a dizionario in pochi minuti o ore.

🧠 Perché Continuiamo a Scegliere Password Deboli?

Gli esperti identificano due ragioni principali per l’ostinata scelta di password deboli:

1. Affaticamento da Password (Password Fatigue): Con la media di un utente che gestisce decine di account diversi, la pressione di dover ricordare una combinazione unica e complessa per ciascuno porta inevitabilmente a un ritorno alle sequenze più facili.
2. La Falsa Sicurezza: Molti utenti credono erroneamente che, aggiungendo una lettera maiuscola o un simbolo (es. Aa123456!), la password diventi magicamente sicura. In realtà, per un software di cracking avanzato, queste variazioni sono solo un piccolo ostacolo.

✅ La Soluzione Semplice: Come Proteggersi Realmente

Nonostante il panorama sia deprimente, la soluzione per l’utente è semplice e accessibile a tutti:

• Passare a un Password Manager: Strumenti come LastPass, 1Password, Bitwarden o i gestori integrati di Google/Apple generano e memorizzano password lunghe, casuali e uniche per ogni sito. Rimuovono la necessità di ricordare centinaia di combinazioni.
• Adottare Passphrase (Frasi d’Accesso): Se devi ricordarla, usa una passphrase lunga e non collegata, ad esempio: Lattina-Pinguino-Zanzara-97!. La lunghezza è la tua migliore difesa.
• Attivare l’Autenticazione a Più Fattori (MFA): Dove possibile, attivare sempre la MFA (o 2FA). Anche se l’hacker scopre la tua password (che è probabile), non potrà accedere senza il codice monouso inviato al tuo telefono.

Smettere di usare “123456” è il primo passo. Il secondo è delegare il compito di sicurezza a strumenti professionali e affidabili.